È dimostrato. I dugonghi non amano leggere.
I fumetti invece pare che li reggano piuttosto bene.
Se poi sono di Manara, non c’è nemmeno da pregarli.
È questo il motivo per cui Afterfindus si lancia oggi nel primo fumetto della sua onorata carriera.
E mi perdonino appunto Manara, Zerocalcare, Jacovitti, Haldeyde, e tutta la Sergio Bonelli Edizioni al gran completo.
È un primo esperimento: Stan Lee può ancora dormir tranquillo.
Spero però che ai dugonghi possa essere utile.
Perché noi, l’assurdità di prendere a prestito del denaro che è già nostro, l’abbiamo capita da un pezzo.
La raccapricciante scemenza di cedere pezzi del paese e ampie fette di potere decisionale in cambio di poter accedere a quello che avevamo già accantonato, non sfugge a nessuno.
Speriamo che adesso lo capiscano anche i dugonghi.
Casomai si decidesse di mandar loro a fare i camerieri, ad Amsterdam e a Berlino.
Servono spiegazioni?
Chi sono quei fumettisti che hai accostato ad Haldeyde?
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Guarda, mi servivano giusto per riempire la riga.
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Devo intuire che non credi al discorso del “prestito senza condizionalità”?
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Non sono io a non crederci, è lui a non esistere.
(Come disse Reinhold Messner a proposito dello Yeti…)
Mi sembra surreale che non ci si ricordi più di quando, pochi mesi fa (ai tempi del primo Lockdown) non si sentivano altro che resoconti allucinati sulle modalità di firma del Mes – senza poterlo leggere per intero, in sessioni di massimo non so quanti minuti, senza poterlo far tradurre, senza poterlo fotocopiare, senza potersi portare nella sala di lettura PC, tablet, cellulari, bloc notes e materiale di scrittura in genere, e con il divieto di parlarne a chicchessia.
E mi sembra altrettanto surreale che oggi ci si dimentichi di sottolineare come TUTTI gli altri paesi dell’Unione Europea abbiano già deciso di rinunciarvi.
Noi invece tiriamo dritto, rassicurati dai balbettii del nostro uomo a Bruxelles che “sì, in effetti c’erano delle clausole ma poi le abbiamo riviste”.
Riviste come, in che modo, sostituendole con cosa? Boh, chi lo sa, resta un mistero per adepti. Possibilmente con cappuccio.
E allora sai com’è, caro James. Io un contratto che promette di darmi dei soldi a condizioni vantaggiosissime, ma in base a delle regole segrete, e oltretutto che tutti gli altri hanno già rifiutato, cosa vuoi che ti dica, non lo firmo.
E se un politicante lo vuole invece firmare (a nome mio, tuo, e di tutti quanti), senza nemmeno darsi la pena di dirmi cosa c’è scritto dentro, allora riesco a pensare una sola cosa.
Penso che quel signore, come tanti altri prima di lui, sia uno di quelli che gonfiano le proprie tasche vendendo l’Italia a tocchi ad affaristi internazionali. Penso sia uno di quegli squallidi truffatori che hanno provocato il declino di quello che una volta si chiamava BelPaese, e che oggi si dovrebbe chiamare GonzLand.
Perché vedi, James, quelli che firmeranno il Mes sono i mascalzoni. Ma quei sessanta milioni che glielo lasceranno fare (per disinteresse, apatia, noia, distrazione, ignoranza, amnesia, stupidità) sono la carne da macello.
Sono quelli su cui il disastro farà i danni maggiori. Sono quelli che perderanno molto, moltissimo, di quello che oggi considerano loro di diritto. E sono quelli che condanneranno i propri figli a un futuro in cui buongiorno e buonasera si dicono “kalimera” e “kalispera”.
I gonzi, la carne da macello, la maggioranza silenziosa, è quella che il disastro se lo sarà tirato addosso. Da sola.
Per cui no, non credo al Mes senza condizionalità. Perché il Mes è stato creato per porre delle condizioni.
Poi magari mi sbaglio. Ma nel frattempo, consiglierei di cominciarsi ad abituarsi a chiamare gli spiedini “souvlaki”.
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