Cristianesimo contro economia di mercato: uno è un sistema di credenze obsoleto, illogico, irrazionale, ingiusto, e non supportato dai fatti. L’altro è la principale religione occidentale. Un confronto faccia a faccia sui principali comandamenti delle due dottrine, per rendersi conto che, in un modo o nell’altro, siamo comunque seduti su un paracarro imburrato.
Va bene, è ora di parlarsi chiaro.
Siete tutti simpatici, intelligenti e carini. Però adesso guardiamoci nelle palle degli occhi, e smettiamo di raccontarci frottole.
La religione è finita, signori. La religione cattolica, perlomeno. (Le altre non so, non le conosco, per me non sono neanche mai cominciate.)
Questa cosa può piacervi, può non piacervi, può farvi incazzare, ma non si scappa. La religione è una reliquia del passato.
Oggi viviamo in un mondo moderno, tecnologico, guidato dalla scienza e dal raziocinio.
Non possiamo più restare invischiati negli antichi miti.
Per cui, ammettiamolo: oggi è l’economia che guida il pensiero e le azioni degli uomini.
Proprio così. È l’economia, bellezze, e per essere più specifici è l’economia capitalista. E per esserlo ancora di più, è l’economia capitalista neoliberista, che da oltre un secolo porta pace, prosperità e ricchezza in ogni angolo del globo. (Se riuscite a trovare un angolo in un globo, naturalmente.)
E se non ci credete, sono qui per dimostrarlo.
All’uopo, vi presenterò una ventina di dogmi della dottrina cattolica, così che possiate riflettere su quanto siano assurdi e irrazionali. Semplici superstizioni inventate da popoli antichi che credevano in vergini partorienti, profeti galleggianti, e putti volanti.
E sotto a ciascun dogma cattolico riporterò un teorema capitalista, che dal confronto risalterà per la sua lucidità, concretezza e pragmaticità.
In questo modo, sono certo che riuscirete facilmente a capire quanto sia importante abbracciare con tranquillità e fiducia il credo economico neoliberista, e lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato.
I
Secondo il cristianesimo, Dio è un ente supremo e onnipotente che governa il mondo. Che sciocchezza.
Secondo l’economia liberista, invece, il Mercato è un ente supremo e onnipotente che governa il mondo. Questo sì che ha senso.
II
Dio è onnipresente, ma è anche invisibile, intangibile, incorporeo, e insomma privo di un qualsiasi tipo di fisicità reale. Va’ te a capire.
Il Mercato invece è onnipresente, ed è invisibile, intangibile, incorporeo, insomma astratto. Certo, se gli togli la maiuscola diventa una cosa reale – un insieme di bancarelle con gente che urla e massaie che litigano – ma per come lo intende l’economia resta un non-luogo che comprende idealmente tutto il pianeta. Ineccepibile.
III
Dio sovrintende a tutta l’umanità, in Lui è nata e in Lui si compie la Storia, ed è l’Essere Giusto per eccellenza. Figuriamoci.
Il Mercato invece è l’ente fondamentale che racchiude tutte le attività umane, che plasma il presente e il futuro delle nazioni, e quando è lasciato libero prende inesorabilmente la decisione giusta.
IV
Dio è assistito dallo Spirito Santo, del quale non ho mai capito bene la job description precisa, ma comunque è un essere invisibile e incorporeo. Che assurdità.
Il Mercato agisce invece grazie ad una Mano Invisibile. Questo sì che torna.
V
Dio è la fonte primaria della Bontà (un concetto ideale a cui tutti tendono, senza che nessuno l’abbia mai davvero raggiunto).
Il Libero Mercato è invece la fonte della Democrazia (un concetto ideale a cui tutti tendono, senza che nessuno l’abbia mai davvero raggiunto).
VI
Dio, nonostante sia intangibile, ha creato l’Universo, che è il luogo fisico in cui si svolgono tutte le attività umane.
Il Mercato, che è un concetto astratto, crea l’Economia, cioè l’insieme di tutte le attività umane.
VII
Il massimo esponente della religione è il Papa, che non è scelto dalla comunità dei fedeli ma viene eletto da un ristretto numero di adepti, attraverso una serie di rituali oscuri e misteriosi.
Il massimo esponente dell’economia liberista è invece il Presidente del Fondo Monetario Internazionale, che non è eletto dai cittadini ma è nominato in consigli di amministrazione riservati da parte di esponenti anonimi di banche private e fondi di investimento.
VIII
Dio ha dettato a degli uomini eletti (i profeti) l’insieme delle sue regole e dei suoi precetti: la Legge di Dio.
Il Mercato ha dettato a degli uomini eletti (la scuola degli economisti di Chicago) l’insieme delle sue regole e dei suoi precetti: le Leggi di Mercato.
IX
I popoli giusti seguono la Legge di Dio.
I popoli democratici seguono le Leggi di Mercato.
X
Dio sa quali uomini, nazioni, azioni o imprese (nel senso di gesta) sono buoni e quali cattivi.
Il Mercato sa quali uomini, nazioni, azioni (nel senso di titoli) o imprese (nel senso di aziende) sono buoni e quali cattivi.
XI
Dio ci ha donato il libero arbitrio, ma predilige le buone azioni.
Il Mercato è libero, ma predilige le azioni buone (niente Cirio, Parmalat o Montepaschi, per capirci).
XII
Dio premia le imprese compiute dai suoi ministri.
Il Mercato premia le imprese (le aziende) dei suoi ministri – ma anche dei suoi presidenti.
XIII
Contro chi non segue la Legge di Dio è giusto scatenare piaghe, carestie e crociate.
Contro chi non segue le Leggi di Mercato è giusto scatenare embarghi, colpi di stato e guerre preventive.
XIV
I governanti saggi muovono guerra in nome di Dio contro gli infedeli.
I governanti saggi lanciano missioni di pace e armi intelligenti in nome del Mercato contro gli stati canaglia.
XV
Dio realizza la sua missione nel mondo attraverso l’intercessione della Trinità.
Il Mercato realizza la sua missione nel mondo attraverso l’intercessione della Troika.
XVI
Dio parla in modo esplicito a chi sa capirlo (mistici, santi, profeti).
Il Mercato parla in modo esplicito a chi sa capirlo (Milton Friedman, Warren Buffett, Mario Draghi, Christine Lagarde).
XVII
La vicinanza o lontananza dal volere di Dio si misura con la Grazia: un metro impalpabile, invisibile, inodore e insapore, menzionato per la prima volta nelle lettere di San Paolo ai Romani (anno 58 d.C.).
La vicinanza o lontananza dal volere del Mercato si misura con lo Spread: un metro impalpabile, invisibile, inodore e insapore, menzionato per la prima volta nelle lettere della Commissione Europea ai governanti romani (anno 2011 d.C.).
XVIII
“…Così, anche al presente, c’è un residuo eletto per grazia” (Lettere ai Romani 11,5)
“…Così, oggi, quel residuo [umano] è stato eletto per grazia [di chissà chi]. Sostituitelo con Monti. Fate presto!” (Fondo de Il Sole 24 Ore al Consiglio d’Europa, 2011. Traduzione libera.)
XIX
Le case di Dio (le Chiese) sono sacre e inviolabili, anche in tempo di guerra.
Le case del Mercato (le Banche) sono sacre e inviolabili, e vanno salvate se necessario con il denaro pubblico.
XX
Il papa e il clero hanno il potere, in nome di Dio, di dispensare scomuniche e perdoni, in base al proprio esclusivo arbitrio.
Il Fondo Monetario e le Agenzie di Rating hanno il potere, in nome del Mercato, di dispensare fallimenti e salvataggi, in base al proprio esclusivo arbitrio.
XXI
Gli uomini nascono tutti gravati dal peccato originale, che già neonati li rende colpevoli di fronte a Dio.
Gli uomini nascono tutti gravati dal debito pubblico, che già neonati li vede debitori di 38mila euro nei confronti della BCE.
XXII
Per redimersi dal peccato occorre un comportamento improntato all’austerità (ad esempio fare gli eremiti, abitare in grotte, astenersi dal sesso, mangiare locuste, e andare in giro seminudi a strillare nel deserto).
Per redimersi dal debito pubblico occorre un atteggiamento improntato all’austerità (non spendere denaro pubblico, tagliare fondi ai servizi sociali, cancellare opere di prevenzione ambientale, evitare di riparare i tetti delle scuole, e regalare soldi alle banche tedesche).
XXIII
Se le cose vanno male, è perché si è persa la fede in Dio.
Se l’economia va male, è perché non si sono applicate abbastanza alla lettera le Leggi di Mercato.
XXIV
Le nazioni che si comportano secondo le Leggi di Dio sono toccate dalla Grazia.
Le nazioni che si comportano secondo le Leggi del Mercato sono toccate dalla crescita del PIL.
XXV
Il volere di Dio è sintetizzato nei suoi comandamenti: Non avrai altro Dio fuori di me, Non nominare il nome di Dio invano, Ricordati di santificare le feste, Onora tuo padre e tua madre, eccetera.
Il volere del Mercato è sintetizzato nei suoi comandamenti: Deregulation, Privatizzazioni, Tagli alla Spesa Pubblica.
XXVI
Il verbo di Dio è diffuso al mondo da quattro evangelisti.
Il verbo del Mercato è diffuso al mondo da tre agenzie di rating.
XXVII
“Date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio.” (Matteo 22,21, Marco 12,17, e Luca 20,25.)
“Date tutto alla BCE e smettetela di rompere i coglioni.” (Autori vari, tra cui: Mario Monti, Mario Draghi, Romano Prodi, Giuliano Amato, Angela Merkel, Jean-Claude Juncker, Wolfgang Schäuble, Guy Verhofstad, Jyrky Katainen, Manfred Weber, Udo Bullman, e moltissimi altri.)
Potrei citare innumerevoli altri esempi di come l’economia di mercato sia intrinsecamente superiore alla religione cattolica, ma penso che il concetto sia chiaro.
L’umanità ha trovato perfettamente normale credere, per secoli, a robe come calici magici, morti che risorgono, e roveti ardenti che si mettono a parlare in aramaico e a dettar regole di vita ai pellegrini.
Noi invece, che siamo esseri razionali, abbiamo capito che non c’è niente di strano a essere soggetti a leggi create da legislatori anonimi e mai eletti, a trattati che devono essere firmati senza poterli leggere, e a tasse dal nome di cantante che possono aumentare automaticamente, senza bisogno di intervento umano.
Ci siamo lasciati alle spalle la religione, finalmente.
E l’abbiamo sostituita con una disciplina così scientificamente avanzata da essere, come diceva Arhur C. Clarke, di fatto indistinguibile dalla magia.
Per cui andate in pace, fratelli cari, rendete grazie a Dio, e investite in fondi bilanciati.
La Mano Invisibile sta pensando a voi.
Fonte immagini: per la Disputa del Sacramento di Raffaello si ringraziano i musei Vaticani (grazie, raga), per le immagini di Wolf of Wall Street la Warner Bros, per Jesus Chris Superstar il grande Sir Andrew Lloyd Webber, e per l’immagine della Trinità, ehi gente, dico davvero: il sito Papaboys. L’avevano solo loro.
Simply wow. Questo post è fantastico. Se non scrivi davvero quel dannato libro sei un dugongo. E per sottolineare la tua sublimità, ti informo che la stessa citazione da A.C.Clarke è narrata dalla viva voce di Alan Parsons nella canzone del suo ultimo cd “One note symphony” (che in pratica è la canzone mononota di EELST in versione pop sinfonico).
"Mi piace"Piace a 1 persona
Come sempre, mi fai sdilinquire. Spero che non sia pericoloso. 😉
Non sapevo di aver citato, per quanto di rimbalzo, il buon Alan. E non sapevo neanche che fosse il precursore della canzone mononota. Vedi quanta saggezza ci guadagno, a scrivere scempiaggini?
Quanto al libro, ti dirò, ci sto ripensando. Ma seriamente. Come forse avrai notato, mancava una voce dal gioco dei confronti: l’Inquisizione. Su quella cattolica, sappiamo tutto. Su quell’altra, ci stiamo arrivando. A grandi passi.
E allora meglio restare all’ombra del blog sconosciuto che attirarsi gli strali di chi ti può ridurre ad un arrosticino.
Metaforico, s’intende.
"Mi piace""Mi piace"
‘Sta mano sarà pure invisibile ma a volte me la sento addosso
"Mi piace"Piace a 1 persona
Lo fa, lo fa. Occhio a che sia invisibile anche il tuo portafoglio, però.
"Mi piace"Piace a 1 persona