Lago di BRR, 1 settembre. La notizia è di quelle che scuotono i mercati, lacerano le coscienze, stimolano le puerpere, e fanno maturare i meloni. Afterfindus, il sito che voi tutti amate e, prima o poi, venererete (ve lo garantisco), ha fatto il grande balzo, ed è ora presente con una pagina sul social network più frequentato del momento, Facebook.
I perché di questa scelta potevano essere spiegati solo dal Gran Ciambellone del sito stesso, il dott. Niarb. Siamo quindi tornati a trovarlo, dopo la leggendaria intervista dell’aprile scorso, che nel caso vi fosse sfuggita potete sempre rileggervi qui.
Redazione: Dottor Niarb, anche Facebook, adesso? Come spiega i motivi di questa scelta?
Niarb: Boh. Era lì. Ci siamo andati anche noi.
R: Intendete forse con questa astuta mossa strategica spiazzare il mercato dei blog?
N: No, no, è solo che una sera pistolavo sul mio profilo, ho cliccato “Crea Pagina”, e mi sono trovato fiondato nel tunnel. Non ho trovato da nessuna parte un’opzione “Cancella tutto, scherzavo”, ed allora eccoci qua.
R: La sua riservatezza è comprensibile. Ma cosa dobbiamo aspettarci dopo questa mossa? L’ingresso in Twitter? In Flickr? In MySpace? In Confindustria?
N: Di certo, l’ingresso in Carrefour. Ieri sera sono passati degli amici a casa e mi hanno finito le birre e i fazzolettini di carta. Anzi, bisogna che vada.
R: Più tardi, più tardi. Ora spieghi ai nostri lettori: come pensa di differenziare l’offerta tra questo blog e la pagina Facebook?
N: Il blog non è un’opzione. Il blog E’ Afterfindus. Almeno fino a quando non guadagnerò abbastanza da comprami un’isola nel Pacifico e trasferire tutto lì: server, pagine, post, utenti abbonati, tutto quanto. E ci dichiareremo independenti. Allora, quello sarà Afterfindus. Ma ci vorranno ancora mesi.
R: Ha davvero in mente di portarsi dietro anche tutti i suoi follower? Questa è davvero una notizia!
N: Beh, non credo verranno tutti. E io non voglio rapire nessuno. Però sarebbe fantastico: conversazioni intelligenti e divertenti, in spiaggia e al ristorante, garantite. Io ci metto i drink.
R: Me lo segno. Tornando a Facebook, perché questa scelta?
N: Facebook oggi catalizza il traffico di migliaia di utenti. Anzi, milioni. Meglio: miliardi. E perché, mi sono detto, negare a tutta queste persone l’incantevole possibilità di incontrare e conoscere gli eletti che frequentano regolarmente Afterfindus? Chi sono io, per assumermi una tale responsabilità? Mi pare iniquo.
“Iniquo” con la “q”. Scriva bene.
R: Scritto. Comunque capisco, il suo è allora un atto di generosità.
N: Pura e semplice. Non ho neanche il tempo di dedicarmi al blog come vorrei, figurarsi a Facebook. Ma era una cosa che andava fatta.
R: I suoi utenti non correranno quindi il rischio di sentirsi trascurati?
N: Ma neanche per idea! Loro sono Afterfindus. Io sono solo quello che fa il copia e incolla delle immagini. E che paga il dominio.
Vede, senza i commenti dei miei ospiti, Afterfindus sarebbe un cinema vuoto. Un atto di furibondo onanismo intellettuale che decisamente non voglio e non posso permettermi (porto già gli occhiali, figuriamoci).
R: Quindi Facebook sarà una specie di canale per portare nuovi amici sul sito.
N: E’ sveglio, lei. Mangia prosciutto di volpe?
R: Occasionalmente. Ma, in concreto, come possono dare il loro contributo a questa audace iniziativa i leali afterfinduisti della prima ora?
N: Turarsi il naso, andare su Facebook/pages, cercare “Afterfindus” e cliccare “Mi piace”. E’ meschino chiederlo così, ma pare sia l’unica strada.
R: In cambio, si troveranno di fronte a una pagina mirabolante, ricca di effetti speciali e contenuti inediti.
N: Si troveranno davanti a una pagina incasinatissima, perché gallina beccami se ci sto capendo qualcosa su come si organizza una pagina decente, con il fascino di un cantiere sulla Salerno-Reggio Calabria. Ma è in queste situazioni che si vedono gli amici.
Naturalmente, si troveranno anche davanti alla sfilarata di tutti i post che hanno già letto sul sito (prima o poi con qualche commento nuovo da parte dei Facebookkiani) e a qualche link sorprendente e, mi auguro, interessante.
R: Ah-ha! Allora ci saranno dei contenuti aggiuntivi rispetto al blog!
N: Ritiro quello che ho detto sulla volpe. Sulla pagina Facebook ci saranno, in perfetto stile Feisbuc, link e segnalazioni di materiale non di afterfindusica fattura. Cose speriamo interessanti, in qualche correlate ai temi di cui si parla, ma scritte da altri. I post originali, quelli resteranno a casina loro. Cioè qui.
Perché qui, come ormai tutti sapete, su Afterfindus non amiamo rebloggare senza metterci del nostro. Su Feisbuc invece pare vada molto di moda.
R: Grazie per il suo tempo, Dott. Niarb. La lasciamo a spigolare tra i suoi ghiaccioli e le chiediamo, cortesemente, di congedarsi dai nostri lettori con un augurio e, se crede, un appello.
N: Ovvio. La pago per questo. Beh, amici, che dire? Aspetto il vostro “Mi piace” su Faccialibro, e prometto che cercherò di rendere ospitale anche quella pagina, che al momento non è ancora così smaccatamente sexy da permettermi di dire quello che disse Robert De Niro a Jessica Lange in Cape Fear:
“Pochi minuti insieme a me, tesoro, e urlerai in tutte le lingue di Babele.”
Se ce la farò, se ce la faremo, saremo ancora di più a lanciar perle di saggezza (e pirla di ignoranza) da queste nostre pagine.
See you there!
Pazienza, il mio MI PIACE non lo riceverai…Avendo io 78 anni mi rifiuto di usare faccialibro. Ma tanto che mi piace il blog lo sai. Mi pareva evidente cazzarola…
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Daniela, sei una delle mie poche certezze in questo mondo frattale e poincareniano (poincarenico, poincarettistico, poincariale, eccetera). 🙂
Io ho la fortuna di avere dei nipotini della tua età che mi hanno insegnato i fondamentali. In ogni caso, confermo: tutta ‘sta bazza di FB mi sembra una fotocopia del World Wide Web, ma con molto più casino, molta meno autonomia, molte più regole astruse e un effetto finale terribilmente più omogeneo. Una splendida metafora del Terzo Millennio, non trovi?
(A proposito, che fine ha fatto la splendida interfaccia con le piastrelline volanti di BlogDrome? Te l’ho invidiata tanto!)
Piuttosto, se non sei filosoficamente contraria, continuerò di quando in quando a postare su FB dei link ad articoli di BlogDrome. Tutto traffico, come dicono su Isoradio.
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Credo che sarebbe giusto che tu mi facessi giocare con i tuoi nipotini…alla mia età ci si sente soli…
Eh, le piastrelline…è che i miei colleghi di blog le trovano incasinate, e io usavo quella interfaccia quando mi rendevo conto di non aver tempo di fare un post…
Ne vorrei fare uno sul Bhutan….MA QUANDO CAZZAROLA?
E uno sulla manipolazione…ma riquando e ricazzarola…
Nulla in contrario a postare su FB, è comunque possibile da sempre. E’ che non credo che su FB leggano quei pipponi (ancorchè ben fatti con le fonti…ec.ecc.) mezzo scientifici e mezzo divulgativi e mezzo economici (1.5).
Traffico si, ma inverso…2012: fuga dal pesante blogdrome….
Concordo: FB è come il web ma più incasinato (per meglio controllare). Poi se scrivi su FB che vuoi salvare il Pianeta non ti ca*a nessuno, se scrivi che vuoi invece tatuarti il nome della morosa sul pisello….UUUUUUUUUUUUH QUANTI FOLLOWERSSSSSSS….
sigh.
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…piastrelline rimesse…
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Ai nipotini chiedo. Oggi passo da Villa Celeste per portare l’adesivo per dentiere e sento direttamente da loro. 🙂
Sul Bhutan facciamo così: motiviamoci a vicenda con un garino. Concepiamo, generiamo e pubblichiamo il post la settimana prossima – però non barare: puoi cominciare a pensarci solo da domenica sera…
(Manipolazione? E di che? Chiropratica?)
L’idea del tatuaggio sul pisello mi ha bloccato la colazione a metà gargarozzo. E poi come idea può al limite andare se stai con Eva, con Ada, o con Pia. Ma se stai con Maria Vittoria, Emanuela Adalberta o Laudomia Patrizia Antonellina Stefaniuccia?
Anzi, citando Nonsolopolpette, se il suo vero nome è Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe?
E se sei un tipaccio infedele, e cambi spesso?
In tutti questi casi, i followers te li meriti senz’altro!
🙂
(P.S. Welcome back piastrelline! I missed you!)
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Ok per il GARINO…spero di poter iniziare domenica sera…
Manipolazione. Pasolini, Le Bon, Debord, Sant’Agostino e un altro che non ti dico perchè non me lo ricordo…l’età…no…chiropratica direi di no…
Per il tatuaggio si va di acronimi:
Maria Vittoria, MAVI
Emanuela Adalberta, EMADA
Laudomia Patrizia Antonellina Stefaniuccia, LAPAS
Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe, PIPPA (eheheheheh).
Sei infedele?
Giù di raspa…e riscrittura…AHIA KE DOLOR…si si si, li merita i FOLLOWERSSSSSSS…
(ihihihihihihihihihihihihihihihihihihih…)
(YESSSS….WE ARE PIASTRELLINE)
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OK per il garino? Urca in che guaio mi sono cacciato… 🙂
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Naaaaaaaa, io pensavo di fare comunella pensa te, ovvero i post dovrebbero essere linkati a vicenda…io sono seriosa e tu simpaticone quindi dovrebbe essere un bel mix…sempre che ci riesca, tempo permettendo…:)
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Niarb, che risate l’intervista!
E Daniela, ti ho beccato. Con quel tuo “non ti ca’a nessuno” mi vien da fare come Dante e Sordello (Sorbello? Sorbetto?): ” Io son della tua terra e l’un l’altro abbracciava”.
Veramente a Livorno non si mette nemmeno l’apostrofo dell’aspirazione: “caa” e basta ma comunque ucci ucci sento odor di toscanucci.
Ma via, ricomponiamoci. Siamo tutti cittadini del mondo in fin dei conti.
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Massì, sciacquiamo tutti i panni in Arno! … tanto si ‘n tenti tu, tentan tant’altri!
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Ciao Elisabetta. T’ho fregato io…sono friulana…;)
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Che cosa ne sa la massaia di Voghera
di percorsi hamiltoniani
di leggi invarianti con la scala
emergenti ovunque elementi siano in rete
ignora il bracciante di Pachino
in quali labirinti d’equazioni
bisogna orizzontarsi senza
un visibile d’Arianna filo
per capire il segreto muoversi dei fluidi
pensa in quel d’Abbiategrasso
l’assessore comunale in pausa pranzo
che forse è la funzione zeta
a gemellare numeri primi e atomi
a Lucera a Nichelino o sul Gran Sasso
potrebbero celarsi menti matematiche
distratte indaffarate a fare sughi
cogliere ortaggi e censire insegne commerciali
perché non invitarle a fare calcoli
e spiegarci quanto si voli in alto
sopra tinelli orti e bui vicoli
sorretti solo da algoritmi
lambiti da evanescenti proporzioni
e da lì quel quotidiano basso
diventi inesprimibile a parole
Sempre salutando
Marco Sclarandis
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…non ho parole. E’ esattamente quello che avrei voluto dire io, se solo avessi trovato le parole adatte! Specie la faccenda dell’assessore di Abbiategrasso. Straordinario!
Mi sfugge solo una cosa: è una velata critica a Faccialibro, o significa che annuncerai al mondo: “Mi piace”? 😉
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Daniela friulana? Vabbè, nessuno è perfetto 🙂
Sì, mi piacerebbe allacciare la cintura di sicurezza e volare su un algoritmo…
Poi però bisogna atterrare e son dolori.
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