Ulteriori tori, ulteriori checche

Il discorso motivazionale del Sergente Hartman. Terzo e (ahimé) ultimo atto.
(Il discorso del sergente comincia qui.)
(Il sergente si ferma davanti a Neoassunto 4)

Sergente Hartman: I tuoi genitori hanno anche figli normali?
Neoassunto 4: Signorsì, signore!
Sergente Hartman: Si saranno pentiti di averti fatto. Tu sei talmente brutto che sembri un capolavoro d’arte moderna. Come ti chiami, sacco di lardo?
Neoassunto 4: Signore, Leonard Lawrence, signore!
Sergente Hartman: Lawrence, Lawrence come? D’Arabia?
Neoassunto 4: Signorno, signore!
Sergente Hartman: Il tuo è un nome da nobili. Tu sei di sangue reale?
Neoassunto 4: Signorno, signore!
Sergente Hartman: E tu li succhi i ca**i?
Neoassunto 4: Signorno, signore!
Sergente Hartman: Balle, tu ti succhi una pallina da un capo all’altro del tubo per innaffiare.
Neoassunto 4: Signorno, signore!
Sergente Hartman: Non mi piace il nome Lawrence. Solo finocchi e marinai si chiamano Lawrence. Da ora in poi tu sarai Palla di Lardo.
Neoassunto 4: Signorsì, signore!
Sergente Hartman: Mi trovi carino, soldato Palla di Lardo? Ti sembro buffo?
Neoassunto 4: Signorno, signore!
Sergente Hartman: Allora, strappati dal grugno quel sorriso da stronzo!
Neoassunto 4: Signorsì, signore!
Sergente Hartman: Bene, prenditela pure comoda, tesoro.
Neoassunto 4: Signore, ci provo, signore!
Sergente Hartman: Palla di Lardo, ho deciso di darti tre secondi, esattamente tre fottuti secondi, per toglierti quel sorriso da cretino dal muso. In caso contrario ti strappo le palle dagli occhi e ti fotto il cervello.

(Visto che il Neoassunto 4 non riesce a reprimere un sogghigno, il sergente gli artiglia il collo, stringe, e lo fa crollare a terra, semi-soffocato. Poi:)

Sergente Hartman: Palla di Lardo, è meglio che metti il culo in carreggiata e cominci a cacarmi anelli con brillanti su un piatto d’argento, sennò sarò costretto a fotterti di brutto.

Parte 1        Parte 2

Ma, secondo voi, questa storia poteva finire così? No, certo che no…

Tratto da “Full Metal Jacket” (1987).