La Afterfindus Corporation è orgogliosa di comunicare la messa on line di una nuova pagina, battezzata (con la modestia che da sempre ci contraddistingue): Servizi per l’Umanità.
Tra le migliaia e migliaia di articoli di questo blog, infatti, ogni tanto ce n’è qualcuno che ha richiesto più lavoro del solito: ricerca di dati, verifiche scrupolose, inserimento in tabelle, creazione di statistiche, ed eventuale costruzione di grafici chiari, sexy e commoventi. Un lavoraccio.
Gli articoli che fanno uso di questi dati, come tutto su questa Terra, sono inevitabilmente destinati a invecchiare, ma sarebbe un peccato lasciar invecchiare anche i dati che ci sono dentro.
Come diceva la famosa babysitter Mary Poppins, “it’s stupid to throw away the dirty water with the litte baby inside.”
Guardate, non è un regalo da poco. Non vi nascondo che questi numeri hanno stupito molti lettori.
In alcuni casi, hanno addirittura salvato cambiato delle vite.
Parecchie decisioni delle Nazioni Unite si sono basate su quei grafici, alcune facoltà unversitarie li hanno inclusi tra i testi di riferimento obbligatori, e spesso all’asilo di mia nipote li usano per le ricerche.
Ora, non è che qui non si abbia nient’altro da fare che aggiornare grafici e rimescolare numeri per il puro gusto di far fare a voi un figurone con gli amici.
Una volta ogni tanto, però, dietro specifica indicazione, richiesta, preghiera (o circostanziata minaccia) lavorerò nell’ombra per il vostro sollazzo, apportando i necessari ritocchi senza far tanto chiasso, e soprattutto senza pubblicare nuovamente l’articolo corrispondente.
Mi siete almeno un po’ grati?
Per molto, molto meno si intitolano piazze, si battezzano transatlantici e si scoprono busti.
Io non chiedo tanto. Specie i busti: rendo molto di più a figura intera.
Voi mandate quanta più gente possibile a consultare questa pagina, e siamo pari.
La qual pagina, per l’appunto, la trovate lassù in alto sulla barra dei menù, oppure cliccando qui.
Ti prometto che quando mi arresteranno, ed avrò più tempo per leggere e studiare, allora andrò a verificare le tue statistiche. Prima della galera, potrò solo adoperarmi per farti la migliore pubblicità possibile. Un abbraccio.
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Lo dico da anni: se ci fosse un reato per cui ti danno automaticamente gli arresti domiciliari, lo commetterei subito.
Potrei finalmente smaltire quella torre di libri intonsi che ho sul comodino, memorizzerei tutto l’assolo di “Sweet child o’ mine”, e partorirei tutti quei post che mi si scalciano nell’utero dalla notte dei tempi.
Prima che succeda, Hal, uno di noi due deve assolutamente cambiar casa, e trasferirsi vicino all’altro. Così poi potremmo chiacchierare dalla finestra e scambiare CD lanciandoceli dal balcone. 🙂
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