Quando il governo di quella che ama definirsi “la più grande democrazia del mondo”
decide di seppellire di bombe un paese straniero
con il quale, badaben, NON è in guerra
E quando il tuo governo, che ama definirsi di sinistra,
sceglie di giustificare e appoggiare quel bombardamento
E quando tutti i partiti del tuo paese che amano definirsi di destra
(e ci tengo a ribadire: di destra)
si schierano compatti contro quell’attacco
Allora, forse, è venuto il momento di prendere le vecchie categorie,
le bandiere, le ideologie, le dottrine, i preconcetti,
appallottolarli tutti insieme, stretti stretti,
e buttare tutto nello scarico,
tirando a lungo lo sciacquone.
E poi, con infinita calma (che non ci venga il mal di testa)
in un momento tranquillo,
dopo il film, dopo la partita, dopo il ballo con le stelle,
magari è il momento di levarsi il salame dagli occhi
ed aprirli, quegli occhi,
e considerare cosa facciamo con il nostro voto, con il nostro silenzio, con la nostra indifferenza,
e poi (magari) svegliarci.
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.