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Trombare trivelle

trombare trivelle

Poi fate come vi pare: votate SI, votate NO.
Basta che non facciate i somari e andiate a votare.

Comunque occhio alle parole: importano.

Discussione

15 pensieri su “Trombare trivelle

  1. Giuro che l’abbiamo postata in contemporanea.

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    Pubblicato da Haldeyde | 9 aprile 2016, 11:04 PM
  2. Caro Niarb,

    ho votato. Anzi, ho votato 12 volte: una volta per mé e le altre consigliando gli amici che mi chiedevano cosa volessero dire le quattro righe impresse sul bollettino di voto che il consolato aveva inviato à tutti gli iscritti all’AIRE del paese nordico dove abbiamo stabilito la nostra residenza amministrativa.

    Tutti volevano sapere: “Cosa ci guadagna il popolo italiano in un caso o’ nell’altro ?” niente di più e niente di meno. Attenzione, il Popolo Italiano, quello che paga le tasse e rema per tirare il barcone, non la Galassia, il Mondo intero, l’ecosistema dei broccoli di mare o’ i nostri discendenti nel 2312.

    Detto trà di noi, ho un po’ l’impressione di averli traditi perché, dopo aver letto e riletto le questioni, aver fatto le dovute ricerche ed aver ascoltato le spiegazioni dei vari addetti ai lavori, dubito di aver capito cosa cavolo volessero da noi.

    Mi resta la soddisfazione di aver salvato 12 bollettini di voto dalla pattumiera, ma non sono sicuro che sia stata una buona azione.

    Buona giornata

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    Pubblicato da viman | 10 aprile 2016, 10:13 am
    • Questo è un referendum assolutamente del cappero. Comunque vada, non cambierà letteralmente niente nell’universo mondo, se non forse per un paio di impiegati e un oscuro burocrate la cui esistenza peraltro possiamo soltanto supporre.
      E’ un referendum del cappero, perché possiamo pure sbagliare voto, e il mare Adriatico non ne uscirà più sporco o più pulito di quanto potrebbe provocare uno sputo tirato o trattenuto.
      E’ un referendum del cappero, perché è esattamente per gestire questi astrusi tecnicismi che manteniamo bella pasciuta una apposita classe politica.

      Ma è un referendum che va assolutamente votato. Anche semplicemente riempiendo di geroglifici col rossetto o con tracce di zigulì ai frutti di bosco la scheda. Va bene tutto, purché si vada ai seggi, si esibisca la tessera elettorale, e si firmi il registrone.

       
      Perché non è giusto subire in silenzio le umilianti lezioni di connivenza che questa rivoltante cupola che ci governa vorrebbe imporci.
      Un capetto che nessuno ha votato e che si è incoronato premier da solo (vivo e vibrante esempio di democrazia, n’est-ce pas?) trova normale dichiarare dall’alto della sua carica che un referendum che ha raccolto le necessarie firme di ennemila cittadini e che è stato approvato secondo il corretto iter costituzionale non va bene, a lui non piace, e quindi andrebbe cancellato.
      Trova normale scorporarlo dal voto amministrativo allo scopo dichiarato di disincentivare gli elettori, bruciando allo scopo 300 milioni del nostro (mio, tuo) denaro.
      Trova normale pisciare sulle regole democratiche, e nel frattempo fare dell’ironia su quelli a cui piace pensarla diversamente, bollandoli con l’interessante contrappasso di “antipolitici”.

      Scusa caro Viman, ma mi si è bucato il serbatoio dell’ironia.
      Mai come in questi giorni il torpore con cui questo popolo di ovini manda giù qualsiasi porcata mi disgusta.
      Prima o poi l’one-man-band del momento proporrà la tessera elettorale GRATTA E VINCI: la compri, ci sono già le preferenze prestampate, e il giorno delle elezioni potrai comodamente grattare la finestrella appropriata con una monetina, evitandoti lo sbattimento di alzare il culo dalla poltrona e andare ai seggi.

      A pensarci bene, un’idea favolosa.
      Se poi qualcuno riuscirà a trovare anche il sistema per estrarre metano e petrolio dalle stronzate, saremo in paradiso.

      "Mi piace"

      Pubblicato da niarb | 10 aprile 2016, 10:08 PM
      • Il lato positivo della cosa é che non avevo capito perché non c’era niente da capire. Mi sento un po’ meno imbranato. Grazie.

        Il lato negativo é che adesso, come faccio a spiegare a tutti coloro che volevano mettere le schede nella pattumiera che avevano ragione?

        Per il resto, la pensiamo nello stesso modo, soltanto che io ho il timore che sul “gratta e vinci” ci sarà lo stesso nome in tutte le caselle.

        Siamo messi male
        Buona notte comunque

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        Pubblicato da viman | 11 aprile 2016, 1:03 am
  3. Caro Niarb, come non rispondere al tuo APPELLO.
    Io andrò a votare e voterò SI dopo essere passata dal:
    1) è un referendum del cappero non ci vado;
    2) il PdC (presidente del Consiglio, non voglio nemmeno scrivo il suo nome del cappero, e vicino ci metto PRO TEMPORE) PRO TEMPORE, nominato da un vecchietto ex PCI (in due non arrivano nemmeno a rosa pallido) ha detto di astenersi. Quindi ci vado;
    3) voto NO per tutta una serie di ragioni che poi ti spiego (e non sono un paracadute…);
    4) NO cazzarola, voto SI. Anche qui ti spiego.
    Uno degli argomenti più utilizzati dai fautori delle trivellazioni riguarda gli impatti occupazionali che deriverebbero dalla vittoria dei SI al referendum. Innanzitutto spiego che NON CI SONO NUOVE TRIVELLAZIONI, ma solo estrazione senza durata se non quando ci sarà l’esaurimento dei pozzi (e ci litighiamo la tazzina da caffè con dentro pochissimo gas di quei pozzi con i croati), mentre prima le concessioni avevano una durata (che poi rinnovavano ad libitum uguale…). Non ci potranno essere nuove trivellazioni, sono 194 pozzi, di cui su terraferma 11 di petrolio (seconda tazzina di caffè di olio) e quindi IN MARE 183 perlopiù di GAS (alcune supportano anche petrolio, ma veramente il rischio è ASSOLUTAMENTE inesistente). Vedere, da parte dei NO TRIV, immagini di gabbiani lordati da petrolio nell’Adriatico è una immagine falsificante e controproducente per chi continua a farne una bandiera. NON ACCADRA’, come non ci sono rischi ambientali, perché le nostre piattaforme, alcune delle quali lì dal 1960, estraggono a bassa pressione. Inoltre gli impatti sulla flora e soprattutto fauna marina (tipo i nostri amici delfini) sono avvenuti PRIMA, quando con le onde sonore i geologi dovevano ricostruire la geometria dei pozzi (che non sono lisci e dritti). Adesso, dopo molti anni, le piattaforme e le boe di segnalazione sono addirittura luoghi di riproduzione dei pesci. Tuttavia quei pozzi che contendiamo alla Croazia, SI STANNO ESAURENDO, comunque. Certo erano gas che NON ACQUISTAVANO da Nazioni bellicose o che fanno diventare bellicose a forza di rotture di scatole (ultima leggasi Russia), era un piccolo risparmiuccio (siamo arrivati a coprire fino al 5% del gas consumato). ma stanno diminuendo, tutto in questo meraviglioso Pianetino ha una durata, meno la stupidità umana.
    Avremmo dovuto chiedere più royalty, e adesso dobbiamo pensare al decommissioning, serio, non a ca**ate come sempre. Che ne so, mettere dell’eolico, lì dove sono le piattaforme, il vento fischia parecchio e anche costante.
    Ah, dimenticavo, a perdere i posti di lavoro saranno le regioni cosiddette a governo PD, ecco il perché della richiesta di PdC PROTEMPORE e della presidentessa (scritto apposta) della regione FVG Serracchiani, nonché vice di PdC PROTEMPORE a capo del PD. La quale presidentessa fino dal 2012 urlava di VOTARE Si, poi il cambio di marcia qualche mese fa. Ah, ridimenticavo. Andranno persi 6000 o poco più posti di lavoro, che SE AVESSIMO UN SERIO PIANO ENERGETICO NAZIONALE CHE NON ABBIAMO avremmo da tempo trovato dove collocare. Per esempio nelle rinnovabili. Poi si preoccupano di 6/7000 posti di lavoro, mentre dei 500.000 persi negli ultimi anni nella meravigliosa manifattura italiana che dagli anni ottanta cercano (i tedeschi in primis) di trombare, prevenire, far crollare? A nessuno frega niente…

    QUESTO REFERENDUM DEL CAPPERO è figlio di una MANCATA PROGRAMMAZIONE ENERGETICA. In Italia dobbiamo avere il quadro dei consumi, cosa consumiamo, dove lo consumiamo, se siamo efficienti dal punto di vista energetico (si lo siamo, proprio perché NON ABBIAMO ENERGIA, la nostra rivoluzione industriale del dopoguerra, quella che ha impensierito Kohl, è stata fino ai primi anni settanta solo con energia rinnovabile idroelettrica, poi abbiamo costruito le schifezze a carbone e petrolio), da dove prendiamo l’energia, come distribuirla e soprattutto, finalmente CHE OBIETTIVI ABBIAMO. Non possono farlo le Regioni il Piano energetico, anzi noi italiani (assieme a altri partner europei), dal Trattato di Lisbona in poi, abbiamo declinato potere all’UE e quindi da lì arrivano gli ordini. E infatti se abbiamo un po’ di rinnovabili è grazie al Conto energia partito nel 2007 con la spinta dell’Europa. peccato che siamo diventati solo un popolo di installatori e non di costruttori di filiere, tipo per il fotovoltaico e altro, abbiamo una enorme quantità di eccellenti idee su cui i diversi governi hanno letteralmente cagato sopra. Le famose START UP della Fornero partono SOLO con i soldi europei (a cui noi contribuiamo in modo enorme e ce ne tornano indietro di meno….grrrrrrrr).
    Poi mettono assieme NUCLEARE e TRIVELLE. Altra s*******a.
    Intanto nel 1987 l’Italia ha voluto togliersi dal nucleare (apparentemente, noi dobbiamo TUTTORA controllare le scorie di tre centrali di generazione del paleolitico e acquistiamo un sacco di energia elettrica da fonte nucleare dalla Francia che invece FURBESCAMENTE è piena di centrali e ne sta costruendo altre). UNA FREGATURA ENORME. Se adesso avessimo delle centrali nucleari mostreremmo il dito medio a tutti, invece di elemosinare, mettendosi a novanta, energia fossile. Ricordo che l’energia fossile ha una altissima intensità energetica, mentre PER ORA le rinnovabili no. Le nostre industrie hanno bisogno di grossi quantitativi di energia, quindi nel 1987 quando abbiamo detto NO al nucleare, ci siamo fregati da soli, grazie a un’abile manipolazione proveniente dall’estero. Ah, dimenticavo (oggi sono dimenticona) in Italia avevamo già all’inizio degli anni 80 la tecnologia per le centrali nucleari di QUARTA GENERAZIONE. Zittita e mutilata. Aver detto NO al Nucleare e poi acquistare energia da fonte nucleare e essere circondati dalle centrali nucleari degli altri Stati europei confinanti, come la possiamo leggere? FOSSILE E NUCLEARE sono le uniche fonti di energia A ALTISSIMA INTENSITA’. Una azienda energivora come la siderurgia NON VA AVANTI A FOTOVOLTAICO a meno che non copri di pannelli tutta l’Italia.
    EPPURE I TERRESTRI CONSUMANO IN UN ANNO una dose infima di energia rispetto a quella che ci viene inviata dal Sole, tipo il Sole invia 1.800.000 volte l’energia di cui abbisogniamo…
    EPPURE POTEVANO, dopo il referendum del 1987, darci da FARE CON LE RINNOVABILI visto che avevamo detto no al nucleare. L’Italia è piena di altissima ricerca, potevano fare meraviglie. Ma sappiamo che abbiamo avuto governanti di m***a.
    E questo per sottolineare che il prossimo referendum del 17 aprile è ASSOLUTAMENTE DEL CAPPERO.
    L’Italia non ha un piano per il futuro, ma quando mai l’ha avuto un vero piano energetico (ricordo che l’energia è alla base di tutto)?
    Il referendum sul nucleare non ci ha indotto a inserirci nella ricerca per le rinnovabili, anzi abbiamo rinunciato a quel poco che avevamo. Da quel momento la politica estera dell’Italia è diventata la politica dell’ENI (sempre meno italiana, tra l’altro). Ma ENI non aveva più il genio (ammazzato dalle Sette Sorelle USA) Enrico Mattei pertanto i nostri fuffa governicchi hanno ragionato da petrolieri, olio e gas, perché era tutto quello che conoscevano. Il risultato è che adesso, ora come ora, l’Italia e le sue industrie sono nelle mani dei produttori di idrocarburi.
    Il PdC PROTEMPORE, ma potrebbe essere uno qualunque dei nostri politici, preferisce distribuire mance piuttosto che investire nelle rinnovabili, per esempio una legge che destinasse le royalty del petrolio alla ricerca non la propone nessuno. Meglio un referendum del cappero. Pensate che a Viggiano, Basilicata, (dovrebbe essere un nome di paese noto dall’attuale scandalo di Tempa Rossa) il sindaco, con i soldi che gli arrivano dalla tazzina di olio non crea posti di lavoro, ma costruisce un campo sportivo, una piscina e attacca le pietre sui muretti di cemento. Serve a qualcosa per i posti di lavoro? Crea futuro? E comunque se il sindaco tentasse di installare un parco eolico o una centrale a biomasse verrebbe attaccato dai NYMBY (Not In My Back Yard, non nel mio giardino, giusto, nel giardino di qualcun’altro ma poi mi cucco l’energia per fare le mie cazzate sullo smartphone o vedere cazzate in televisione). Crescono come funghi perché in Italia non SI FA COMUNICAZIONE AMBIENTALE, tutto è lasciato all’anarchia, perché così sembra che si cambi tutto per non cambiare niente. In Germania o in Francia non succede, là mettono i dati a disposizione e fanno vera comunicazione ambientale.
    Adesso passo ai danni ambientali.
    Il mare Adriatico è un mare chiuso dove vanno a finire TUTTE LE ACQUE INQUINATE DELLA PIANURA PADANA DA DECENNI. Non è che se smettono di estrarre gas e petrolio, l’acqua del mare Adriatico diventa quella dei Caraibi. E’ comunque un mare inquinato e la parte settentrionale di questo mare (quella dove arriva il Po con le sue schifezze padane) è un vigilato speciale dell’Unione Europea (rischio eutrofizzazione fin dai primi anni ottanta).
    Dicono che estrarre gas crei subsidenza. No, sbagliato, è l’estrazione di acqua dalle falde acquifere in pressione, le svuoti, il terreno si abbassa (chiedere a Venezia, anche qui decenni di estrazione). Nei pozzi di gas potrebbero reiniettare acqua per mantenere la pressione.
    Il SI dice cose anche sensate (non tutti, alla fine il dibattito SI e No è diventato un insulto all’avversario, senza fornire informazione…poi…sta mania di fare referendum ABROGATIVI su temi INCASINATI E TECNICI è come dire che il governicchio non si prende responsabilità di nulla…lascia – apparentemente – fare al popolo). Dice che serve lanciare un segnale forte al governo, “che ha gestito male la vicenda delle trivellazioni mettendosi contro importanti Regioni e che sta perseguendo una politica energetico ambientale di retroguardia, affinché ci sia un drastico ripensamento allineato con l’evoluzione in atto a livello internazionale” (Gianni Silvestrini). E continua sostenendo che “cambiare approccio non solo favorirebbe l’indipendenza energetica e la riduzione delle emissioni climalteranti, ma sarebbe decisivo per dare fiato all’economia e rilanciare l’occupazione”.
    L’Italia ha perso così tanto tempo (dagli anni ottanta) che si trova in una posizione di minore possibilità di strategia come singola Nazione (il famoso trattato di Lisbona del 2008). Inoltre la gente non sa nulla del referendum e ha informazioni inesatte (le più comuni “hanno raccolto molte firme” e “è per fermare la perforazione”), si tratta di un referendum politico che rischia di trasformarsi in un disastro se la partecipazione sarà particolarmente bassa e in una non-vittoria se il quorum fosse raggiunto e vincessero i si.
    TUTTAVIA ANDRO’ E VOTERO’ SI.
    1) per fare dispetto al PdC PROTEMPORE;
    2) perché stanno umiliando il principio del referendum rendendolo sempre più ridicolo e tecnico e sottile. Ricordo che a novembre c’è il REFERENDUM CONSULTIVO su questioni PIU’ ALTE, tipo LA COSTITUZIONE. Snervare gli italiani già preoccupati di altro è un buon sistema per far fallire anche quello del prossimo autunno. Inoltre non capisco perché il quorum lo devono ottenere anche gli italiani all’estero, gente che non vota da decenni – vivendo da un’altra parte, posso capire – e su temi così strettamente italici non saprebbe che fare. oppure, peggio ancora, anche volendo andare a votare, dal referendum del 2011, risulta complicato avere la scheda, andare al consolato eccetera;
    3) perché il picco del petrolio è stato raggiunto nel 2008 (ovvero quando hai mangiato metà mela, ti rimane solo il resto che continua a ridursi) e allora perché non lasciare un po’ di gas e olio italiano anche ai nostri discendenti (ok è poco) se dovessero averne bisogno per interruzioni di importazioni legate a continua casini geopolitici a cui l’Italia è estranea ma che subisce?
    Mi rimane il mal di pancia da 300 milioni di euro buttati al vento che avrebbero BEN POTUTO essere indirizzati per salvaguardarci dai cambiamenti climatici rinforzando le infrastrutture verdi e blu. In Italia consumiamo le risorse naturali dell’anno successivo già ai primi di aprile, poi rubiamo all’estero. Pagandolo caro.

    Ok Niarb, starò zitta per un altro anno, vista la lunghezza di questo post…
    :-)))

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    Pubblicato da dani2005dani | 11 aprile 2016, 11:26 am
    • Dani, grazie di cuore per quello che scrivi. Se solo ci provi a stare zitta per un anno, mi arrampico su per il thread del post, su su per il wifi e l’URL del web e il cavo USB e tutto il resto (credo sia tecnicamente fattibile) e ti vengo a stanare. 🙂

      La cosa curiosa è che credo che voterò NO per le stesse ragioni per cui tu voterai SI. Voglio dire, pur condividendo ogni singola parola di quello che hai scritto.
      La tua analisi è perfetta, i tuoi numeri esatti, le considerazioni irreprensibili. Quindi, dopo faticose elucubrazioni voterò NO. E ti dico subito perché.

      Detesto la nostra classe dirigente, incapace di prendere decisioni importanti. Detesto l’ipocrisia di rifiutare il nucleare per poi comprarlo dall’estero (o di rifiutare di estrarre il gas, per poi comprarlo da regimi orripilanti). Detesto la faccia tosta di chi si proclama alfiere della democrazia, e poi spinge il popolino a rinunciare a esercitarla.
      Quindi, andrò a votare.

      Ma non voterò SI, perché detesto anche il modo di fare opposizione che c’è in questo paese. Perché se non abbiamo un piano energetico (che, sono d’accordo, è il nostro peccato originale) è anche colpa di chi non lo pretende. Di chi non sposta la discussione su un tema come questo, che è basilare, e invece si diverte a taraghignare su tutta una varietà di argomenti slegati, banali e modaioli. Perché detesto che il concetto di “opposizione” venga inteso come diritto di dire stolidamente di no a tutto, come mocciosi viziati, e non come dovere di proporre qualcosa di coerente e costruttivo.
      Perché molte delle persone che conosco che voteranno SI sono poi anche quelle che ce l’hanno con i campi di fotovoltaico perché rovinano il paesaggio, con le pale eoliche perché deturpano l’orizzonte, con l’idroelettrico perché tocca allagare le valli, e con il geotermico perché (ancora!) porta a trivellare il terreno. E vanno gioiosamente a manifestare il loro ambientalismo in giro per le piazze d’Italia, naturalmente spostandosi in automobile, selfandosi e whatsuppandosi grazie a elettronica sudestasiatica, vestendosi con tessuti a base di petrolio e sostentandosi con cibo “bio” che per arrivare nelle loro boccucce ha viaggiato più degli eserciti di Gengis Khan in cent’anni.

      In definitiva, andando a votare spero di fare un dispetto a quel governo che ci vorrebbe pecore decerebrate.
      E votando NO spero di fare un dispetto a chi è bravo a smontare, ma che a costruire non ci pensa proprio.

      Insomma, spero di rompere le palle a tutti.
      Nella speranza (passami la ripetizione) che prima o poi qualcuno dei preposti si decida a mettere sul piatto della discussione quello che conta veramente. Quanta energia ci serve, e da dove la vogliamo tirar fuori. E qual’è la nostra impronta sull’ambiente, e come contenerla. E chi sono i regimi che vogliamo avere per amici, e quali invece ci fanno schifo.
      E che in ogni caso, per i capricci di un solo ometto gasato, stiamo buttando nel cesso 300 milioni di euro.
      Che, volendo fare i conti, mi sa che sia in effetti un bel po’ di gas.

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      Pubblicato da niarb | 15 aprile 2016, 12:51 am
  4. Ciao Niarb. Capisco e comprendo tutto quello che hai scritto. Infatti l’importante è andare a votare. Si o no poco importa perchè poco si farà.

    Sui fighetti ecoambientalisti hai tutta la mia comprensione. Vederli uscire in SUV e comprare l’avena Bio ha portato me e mio marito a doversi fermare nel parcheggio (del Bio medesimo) a ridere clamorosamente…dovevi vederli che puntuti e solenni nel fare i loro acquisti..e nemmeno ti guardavano essendo esseri superiori…

    Potremmo una volta parlare dei NIMBY (Not In My Back Yard)?
    Li odio, dal più profondo del cuore. Insopportabili. Ma insopportabile è anche un governo a tutti i livelli, da quello nazionale a quello locale, che non fa COMUNICAZIONE e non usa la PARTECIPAZIONE PUBBLICA. Se si informasse molti non sarebbero presi dal protagonismo di certi deficienti da NIMBY.

    Guarda che io voto SI perchè penso che la nostra scorta di gas e petrolio (piccolissima, produciamo una scorreggina) debba essere lasciata anche ai posteri, perchè le guerre si sono fatte e sistanno facendo e sempre più si faranno per l’ENERGIA FOSSILE CHE STA DIMINUENDO AVENDO RAGGIUNTO IL PICCO DEL PETROLIO NEL 2007/8.

    Credo che molti voteranno SI o NO per ragioni diversissime tra loro, dimostrando che questo è un REFERENDUM DEL CAPPERO….

    Con il petrolio non si fanno solo asfalto, pneumatici e combustibili ma mille altre cose importanti. I romani ci facevano illuminazione (petrolio è una parola di derivazione latino, olio dalla pietra), possibile che non si capisca che il petrolio serve anche per molto altro? Senza contare che il gas che usa l’Italia arriva da posti complicati che potrebbero complicarsi ulteriormente e non far passare il gas…

    Un bicchiere di diesel produce molta più energia chi un impianto fotovoltaico, i fighetti cosa pensano di continuare quello stile di vita SENZA FOSSILE?
    ahahahhahhahahhahahahha…

    Un abbraccio a te e a Haldeyde…lui sa perchè… 🙂

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    Pubblicato da dani2005dani | 15 aprile 2016, 11:14 am
    • Convergenze parallele. E’ così che ci piace. 😉
      Hai ragione, prima o poi dovrei fare un articolo su Nimbyyyy, Nimbyyyy, ti sorridono i Monti (nel senso di famiglia).
      Nimbyyy, Nimbyyy, le caprette (nel senso sgarbiano del termine) ti fanno ciao!

      Ora sono ufficialmente geloso di Haldehyde. Vediamoci domattina all’alba dietro il vecchio seggio elettorale, Hal. Lascio a te la scelta della scheda.

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      Pubblicato da niarb | 16 aprile 2016, 11:30 am
      • Come si sospettava il quorum non è stato raggiunto.
        Non andare a votare era il risultato atteso da chi NON AMA LA DEMOCRAZIA.
        Renzi, insieme a Napolitano, dopo aver remato contro un referendum INUTILE (allora…o è inutile o è pericoloso e remo contro) adesso CREDE di raccogliere consensi.
        Quelli che non hanno votato non sono a suo favore visto che da almeno cinque anni, nell’Italia del voto a partecipazione bulgara (arrivavamo all’85%), siamo passati a uno scarso 50% di partecipazione e quindi raggiungere il quorum era difficile (ma questa valutazione la dovevano fare soprattutto coloro che hanno indetto il referendum e che, sbagliando, si sono buttati a capofitto in dispute ideologiche e politiche spiegando malissimo il quesito referendario).
        Il risultato VERO è la NON partecipazione e quindi al NON democrazia. Infatti, carissimo Niarb, hai notato cosa manca a questo referendum?

        MANCA L’OPPOSIZIONE!

        Questi hanno fatto tutto dentro il PD! Il PD è anche l’opposizione!

        Berlusconi si fidanza con una ventenne mostrando che tanto, quello che lui voleva fare quando era al governo e che questo PD non voleva e si opponeva e girotondava, ADESSO LO FA PROPRIO IL PD.

        Ieri a Roma si è riunita la Trilaterale, quei simpatici ricconi e oligarchi che si definiscono SOLO un gruppo di studio think tank non governativo e apartitico con sede a New York e non, che ne so, a Cuneo. Fondata nel 1973 (Picco del petrolio statunitense, crisi energetica globale e inizio delle vere guerre per l’energia) da degli allegri zuzzurelloni quali David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e di altri dirigenti e notabili, tra cui Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski.
        http://www.dire.it/16-04-2016/49144-boschi-parla-alla-trilateral-referendum-sulle-trivelle-non-cambia-nulla/
        Sono gli stessi zuzzurelloni che poi si torvano nel gruppo Bilderberg.

        Chissà che hanno deciso…sulla nostra testa di bancomat sempre aperti a sanare le ca**ate dei vari governi…

        E infine una dedica a Niarb

        Daniela

        Piace a 1 persona

        Pubblicato da dani2005dani | 18 aprile 2016, 11:23 am
        • Precisamente. L’esperimento ha funzionato.
          Si dimostra quindi che in un paese che si autodefinisce “democratico”, “repubblicano”, “costituzionale”, “libero” eccetera, non c’è niente di male nel fatto che un leader non eletto e un EX presidente già dichiaratamente allergico a determinati processi democratici consiglino agli elettori di non votare. Perché gli elettori italiani, si dimostra appunto, non amano votare.

          (Che sarebbe come dire: i governatori non amano governare, i consumatori non amano consumare, i frullatori non amano frullare, i calciatori non amano calciare. Pensa che palle una partita.)

          Detto questo, qualcuno le decisioni le deve pur prendere. E quindi ben venga la commissione trilaterale, il circolo Bilderberg, il centro studi di Confindustria, il sinodo dei vescovi, la cupola di don Corleone, il club degli editori. Non sono mafie, non sono aberrazioni: al contrario, sono fenomeni perfettamente naturali. Riempiono un vuoto. Colmano una nicchia ecologica. Chiudono il ciclo alimentare. Completano lo zoo.

           
          Volevo allegare qui sotto il filmato di una delle ultime puntate di Crozza nel Paese delle Meraviglie in cui Renzi & accoliti portano in processione la Santa Maria Elena, ringraziandola per i suoi miracoli, ma non lo trovo. Accontentiamoci di un fotogramma.

          Non ha la stessa eleganza di una (graditissima) dedica firmata Gaber, ma è perfettamente in linea con lo spirito dei tempi.

          "Mi piace"

          Pubblicato da niarb | 21 aprile 2016, 6:42 PM
  5. Se non hai le idee chiare
    Resta a casa, non votare
    Però dopo, a casa o al mare
    Non venirti a lamentare.

    Se ci tieni ad orizzonti
    Senza pozzi, chiatte o ponti
    Devi dire a chicchessia
    Dove trovar l’energia.

    Per avere il mare piatto
    Smetti di postare il gatto
    E di fare il facilone:
    Spegni la televisione!

    Tu che quando vien Natale
    Spargi luci come sale
    Tu che sgasi coi gipponi
    Non puoi rompere i maroni

    La trivella vien di notte
    con le pale tutte rotte
    Se non le vuoi riparare
    Resta al buio e vacagare!

    Piace a 1 persona

    Pubblicato da 3-Checco | 21 aprile 2017, 10:16 am

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il meglio e il peggio della nostra cultura

ILDA, I LIBRI DEGLI ALTRI

letture e scritture

EdnaModeblog

Ho sempre avuto il sospetto che l'amicizia venga sopravvalutata. come gli studi universitari, la morte o avere il cazzo lungo. noi esseri umani esaltiamo i luoghi comuni per sfuggire alla scarsa originalità della nostra vita. (Trueba)

PAROLE LORO

"L'attualità tra virgolette"

alcuni aneddoti dal mio futuro

un blog da non credere

warnoter

L‘insostenibile leggerezza dell'essere ignoranti.

NOAR

Logbook

kyleweatwenyen

Come un angelo da collezione.

Buseca ن!

Novelle dalla pianura che non deve essere nominata

alessiacamera

London-based Digital Strategist & Startup Consultant

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Quanto dura un'attimo??a volte l'eternità

Soffio di respiri

Viola, non mi etichetto e non credo negli stereotipi. Be your self & enjoy the life, just this!

Doduck

Lo stagismo è il primo passo per la conquista del mondo.

Pinocchio non c'è più

Per liberi pensatori e pensatori liberi

A Step Ahead 2.4 Beta

Memento audere semper

Opinionista per Caso2

il mondo nella fotografia di strada di Violeta Dyli ... my eyes on the road through photography

Eterogenesi dei fini

Prolegomeni alla scrittura

m3mango

Se vieni, è il miglior apprezzamento.

DellaBru

reading - writing - drawing

FIFM

Fatevi I Fatti Miei

alcuni aneddoti dal mio futuro

da grande voglio fare lo scrittore americano

Seidicente

altrimenti tutto è arte

Laurin42

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fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza

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Gatti non foste a viver come bruti

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"Amo molto parlare di niente. È l'unico argomento di cui so tutto."

Taccuino all Idrogeno

Prove tecniche di narrativa e altre amenità

Sincronicità

Le coincidenze non esistono