“Ehi ehi ehi,” disse l’uomo del 1977 “sono arrivato prima io, bisogna che tu dia per primo ascolto a me!”
“Eddai, nonnetto, puoi aspettare,” disse l’uomo del 2015 “quello che devo dire io è molto più attuale, e sta tenendo sulla corda un mucchio di gente.”
Il Vecchio Saggio fece un sospiro preoccupato. La devo smettere di giocare con la macchina del tempo, pensò.
“Nella mia epoca la gente è disperata,” stava intanto piagnucolando l’uomo del 1977.
“Anche nella mia, ” faceva eco l’uomo del 2015.
“Abbiamo una crisi economica spaventosa,” disse l’uomo del 1977.
“E noi una crisi mostruosa, epocale, globale e sconvolgente,” replicò l’uomo del 2015.
Perfetto, pensò il Vecchio Saggio. Di economia non capisco un maccherone, ci sarà da ridere. Chissà che gran consigli si aspettano, questi due.
“Fatemi capire,” disse poi “in che senso una crisi economica?”
L’uomo del 1977 fu il primo a parlare: “Beh, in effetti c’è chi dice che la crisi vera e propria sia passata. O forse no. Comunque abbiamo ancora il problema dell’inflazione e del prezzo del petrolio…”
“Ma dài,” disse l’uomo del 2015, per la prima volta senza il solito tono arrogante, “senti un po’. Sarà un caso, ma anche noi abbiamo problemi con l’inflazione e con il prezzo del petrolio”.
“Sì, ma il nostro problema è molto più antico,” disse l’uomo del 1977.
“E il nostro molto più urgente,” ribatté l’uomo del 2015.
Il Vecchio Saggio decise che era ora di intervenire: “Aspettate, fatemi capire. Antico quanto?”
“Parecchio,” disse l’uomo del 1977. “La mia epoca è talmente remota che, tanto per darvi un’idea, pensate che da noi nei cinema di prima visione danno ‘Guerre Stellari’.”
L’uomo del 2015 aprì la bocca per replicare, ma il Vecchio Saggio lo fermò con un gesto imperioso. Una scintilla d’interesse era comparsa nel fondo dei suoi occhi.
“Forza,” disse rivolgendosi a l’uomo del 1977: “raccontami un po’”.
“Vedi, Vecchio Saggio, la gente dei miei tempi è molto preoccupata.” disse l’uomo del 1977. “Ogni giorno, infatti, i prezzi AUMENTANO. Le cose costano sempre di più.
Tu vai a fare la spesa, per dire, compri la stessa roba, e giorno dopo giorno il conto è sempre più alto.
Gli stipendi, invece, rimangono purtroppo sempre uguali, e allora ecco che tutti quanti diventiamo ogni giorno un po’ più poveri del giorno prima.”
“C’è di che preoccuparsi, eccome” convenne il Vecchio Saggio.
“Gli economisti hanno chiamato questo fenomeno ‘inflazione‘,” precisò l’uomo del 1977, “ma non hanno idea di cosa fare per contrastarlo.”
“E il prezzo del petrolio cosa c’entra?” volle sapere il Vecchio Saggio.
“Beh, il prezzo del petrolio è un effetto dell’inflazione. Anche quello CRESCE continuamente, e per fare il pieno alla stessa automobile ogni volta devi sborsare sempre più quattrini. E quindi file ai distributori, serrate, e scene di panico varie.”
Ci fu silenzio, per un attimo. Poi l’uomo del 1977 aggiunse: “O forse sto dicendo una boiata. Forse il prezzo del petrolio non è l’effetto dell’inflazione, forse è la causa. Così, su due piedi, non saprei dire.”
“Poco male,” disse il Vecchio Saggio “mi sembra che cambi poco. E adesso tu,” disse indicando l’uomo del 2015, “raccontami la tua storia”.
“Maestro, anche nella mia epoca la gente è sfinita,” disse l’uomo del 2015 “C’è chi dice che la crisi sia passata, e chi pensa che il bello debba ancora venire. Sia come sia, l’inflazione e il prezzo del petrolio ci mettono in ginocchio.”
“Sempre la stessa storia, è un classico” disse il Vecchio Saggio, sperando che i due non si accorgessero del bluff. “L’inflazione che cresce, il petrolio alle stelle…”
“Beh, non è esattamente così,” disse esitante l’uomo del 2015. “Da noi il problema è che l’inflazione è troppo BASSA.”
“Troppo bassa? Osi prendermi in giro?”
“Non mi azzarderei mai, Venerabile. Ma i Grandi Esperti sono concordi: se l’inflazione non ricomincerà a salire, e alla svelta, l’economia resterà stagnante.
Lo dicono i saggi della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve, lo dicono il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, lo dicono gli economisti riuniti a Davos e financo gli scribacchini de ‘Il Sole 24 Ore’. Per salvare il mondo dalla crisi, occorre far risalire i prezzi. Occorre far CRESCERE l’inflazione.”
Il Vecchio Saggio fece una smorfia. “Ma se i prezzi crescono, allora crescerà ancora anche il prezzo del petrolio!”
“Magari, Venerabilissimo, magari! Come noi del 2015 abbiamo ormai imparato sulla nostra pelle, ogni volta che un maledetto sceicco ritocca al RIBASSO il prezzo del greggio, le Borse mondiali crollano. Mentre se, per caso, il prezzo del petrolio risale un po’, le Borse riprendono momentaneamente fiato. Volesse il cielo che i prezzi salissero ancora!”
Il Vecchio Saggio, nascosto dal suo cappuccio, fece una smorfia indecifrabile. Razza di babbei, pensò, mettetevi d’accordo una buona volta: questi accidenti di inflazione e di petrolio, li volete su, o li volete giù??
Poi tornò a rivolgersi all’uomo del 1977: “Mi stavi dicendo che nella tua epoca nei cinema davano ‘Guerre Stellari'”, disse. “Raccontami la trama”.
“Beh,” disse l’uomo del 1977 “si tratta di un film con Mark Hamill, Carrie Fisher, Harrison Ford e Chewbacca (pronuncia: Ciubecca). Racconta la storia di un gruppo di ribelli (prima su un pianeta di sabbia, poi su uno di ghiaccio) che vogliono distruggere un’immensa base imperiale a forma di sfera con una specie di ammaccatura circolare. La base è comandata da un cattivo mascherato vestito di nero con la voce roca e un’inquietante parentela di primo grado con i buoni, il quale a sua volta è agli ordini di un vecchio imperatore un po’ coniglio che non si fa mai vedere di persona ma solo in ologramma. La base palloforme è equipaggiata con un micidiale raggio della morte che può distruggere interi pianeti, ragion per cui i ribelli (grazie alle preziose informazioni custodite da un buffo robottino nano) guidati da un adolescente che non sa di avere dentro di sè un superpotere chiamato Forza, devono prima entrare nella base per disattivare le difese, e poi farla saltare in aria. E ci riescono.”
“Capisco,” disse il Vecchio Saggio.
“Ma abbiamo anche noi ‘Guerre Stellari’!” intervenne l’uomo del 2015.
“Come? Anche voi?”
“Certo. E in prima visione.”
“Trentotto anni dopo? Bah. Forza, raccontami la trama.”
“Si tratta di un film con Mark Hamill, Carrie Fisher, Harrison Ford e Chewbacca (pronuncia: Ciubecca),” disse l’uomo del 2015. “Racconta la storia di un gruppo di ribelli (prima su un pianeta di sabbia, poi su uno di ghiaccio) che vogliono distruggere un’immensa base imperiale a forma di sfera con una specie di ammaccatura circolare. La base è comandata da un cattivo mascherato vestito di nero con la voce roca e un’inquietante parentela di primo grado con i buoni, il quale a sua volta è agli ordini di un vecchio imperatore un po’ coniglio che non si fa mai vedere di persona ma solo in ologramma. La base palloforme è equipaggiata con un micidiale raggio della morte che può distruggere interi pianeti, ragion per cui i ribelli (grazie alle preziose informazioni custodite da un buffo robottino nano) guidati da un adolescente che non sa di avere dentro di sè un superpotere chiamato Forza, devono prima entrare nella base per disattivare le difese, e poi farla saltare in aria. E ci riescono.”
I tre uomini rimasero in silenzio per qualche istante, persi nelle loro elucubrazioni.
Poi il Vecchio Saggio si schiarì la voce, e disse: “Beh, a questo punto mi sembra tutto chiaro.”
“Davvero?” disse l’uomo del 1977.
“Davvero?” disse l’uomo del 2015.
“Certo,” rispose il Vecchio Saggio. “La morale di questa storia mi pare assolutamente cristallina.
Vedete, gente, un tempo l’inflazione cresceva, ed era un guaio. Adesso non cresce più, ed è un dramma.
Prima il prezzo del petrolio saliva, ed era una catastrofe. Ora scende, ed è l’Apocalisse.
Tra Guerre Stellari I e Guerre Stellari 7, invece, l’unica differenza evidente è il girovita della principessa Leila, e questo tutto sommato incide assai poco sull’economia della pellicola.
Per cui siamo costretti ad ammettere che, quanto a spillarvi ulteriori quattrini, sono stati molto più fantasiosi, creativi, anticonformisti, spregiudicati e in fin dei conti geniali i politici, i banchieri e gli economisti, piuttosto che gli sceneggiatori della più blasonata serie di fantascienza di tutti i tempi.”
Detto questo, il Vecchio Saggio gettò a terra il mantello, accese con un wwwwang! la spada laser, e con un solo fluido movimento tagliò in due entrambi i postulanti.
“Imperatore ‘un po’ coniglio’,” mormorò. “Ma vaffanculo.”
Mi sono inventato tutto? No, non mi sono inventato niente.
- 40 anni fa la crisi petrolifera e le domeniche a piedi – Il petrolio aumenta del 70%
- La crisi del 1973: Gli anni Settanta sono caratterizzati dall’inflazione, che è la più alta del dopoguerra
- 2015, Draghi: pronti ad agire se l’inflazione non riparte
- 2015, Draghi: La Bce farà tutto il possibile per far risalire l’inflazione
- 2015: Il petrolio affossa le Borse
- 2015: Prezzo del Petrolio sprofonda, Borse al ribasso
- Il grafico sull’inflazione
- Il grafico sul prezzo del petrolio
Ben ritrovato maestro: che lo sforzo sia sempre con te.
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Sono qui per servirti, o preside.
Ci incontreremo sul lato oscuro, perché sull’altro ci viene il sole negli occhi.
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Bentornato, buon anno e buon lavoro.
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Grazie illustrerrimo, bentornato anche a te, buon lavoro anche a te… e quanto al buon anno, che anno? 1977 o 2015? 😉
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Mah, io proporrei il 2016. Il 2015 ormai ce l’hanno sparato sotto la coda con la sabbia al posto della vasellina e ci tocca tenercelo.
Certo che pero’ é stato un anno di grandi sorprese:
– il petrolio che era destinato a stabilizzarsi oltre i 140 USD si é spiaciccato a 30
– la benzina invece no, ma questa non é una sorpresa
– la Cina che doveva piallare l’America si ritrova con 7 milioni di miliardari, 350 milioni di funzionari grassottelli e 1.000 milioni di morti di fame che vivono con 60 USD/mese.
– la Francia ha scoperto che la concentrazione di polveri fini nelle stazioni del metro é 6 o’ 7 volte superiore a quella presente sul “périphérique” nelle ore di punta
– l’Euro che doveva calcinare USD, Yen e tutti quanti, fà fatica a stare in piedi
– l’Antartico che sembrava destinato a sciogliersi come un Mottarello ha aumentato il suo volume
– le varie pandemie che dovevano sterminare la popolazione mondiale hanno fatto cilecca
Insomma un fracco di annunci terrificanti che ci hanno inutilmente angosciati (grazie al Cielo), lasciando le cose come stavano.
Teniamone conto per il 2016, ormai sappiamo che la metà di quello che ci raccontano é falso e l’altra metà non é vero.
Pace e bene
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Hai ragione. Davvero una vagonata di sorprese.
Sono particolarmente deluso dalle pandemie, che avrebbero davvero potuto impegnarsi di più. Ma oramai anche i virus hanno quest’indole democristiana…
Sono invece contento dell’andamento delle borse mondiali, in quanto splendido esempio che spero le mie maniglie dell’amore vogliano prontamente seguire.
L’espansione dell’Antartico invece mi lascia abbastanza indifferente, perlomeno fino a quando non ci impianteranno almeno qualche skilift e un rifugio per i bombardini.
Il 2016 è partito a manetta: il peggio del 2015 moltiplicato per 3,14 ma compresso in soli due mesi.
Per controbilanciare, speriamo che quest’anno bisesto anno funesto veda almeno l’uscita di Guerre Stellari 8, film in cui la giovane protagonista probabilmente incontrerà un leader spirituale nano mostruosamente saggio ma inspiegabilmente lacunoso in ambito grammaticale. Mentre il povero Han Solo finirà un’altra volta in salamoia in posa ridicola.
C’è un gran bisogno di punti fermi.
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Come ti capisco, neanche i virus non sono più quelli di una volta, ci vorrebbe un ministro della sanità con gli attributi che li prendesse a scudisciate per insegnarlgli a stare al mondo.
Quanto alle borse, pensavo non fossero più di moda, adesso vanno tutti in giro con degli zainetti che li fanno assomigliare a pecorai con il vestito della domenica.
Vorrei tanto poterti aiutare per le Guerre Stellari, ma temo dovrai accontentarti di Roky 27 che, al suono della campana, balzerà dal suo deambulatore per riempire di cazzotti il nonno di Rambo. Pero’ stai tranquillo, alla fine, faranno pace.
Per i “punti fermi” non saprei, mia nonna, quando non era occupata a domare le tartine per insegnargli a cadere dalla parte senza marmellata, faceva il punto croce. Se pensi che ti possa aiutare, chiedero’
Pace e bene
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Ah. Quindi tu hai una nonna che cerca palesemente di violare la Legge di Murphy. E non cerchi neanche di nasconderlo.
Senti, non offenderti, ma io cose di questo genere non le posso permettere sul mio sito. Qui rischio io. Non ho voglia di finire in un sacco dentro a un furgone senza insegne guidato da tizi con gli occhiali neri e l’auricolare solo perché tu hai una nonna sovversiva. Le leggi sono sacre.
Metti che la prossima volta le venga voglia di violare quella di gravità, o di conservazione della quantità di moto. Poi cosa faccio, eh? Chi li sfama i miei castori?
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Che bello farsi quattro risate alle spalle di chi scrive cose serie!!! Sei un grande 🙂
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Sì, finché riusciamo a farlo, penso che ridere sia in effetti la cosa più costruttiva che possiamo fare.
Certo che se l’avessi IO la spada che fa wwwwang!, a Wall Street e a Piazza Affari avrebbero assai poco da stare allegri!!
Maledetti ribelli!
…grazie del commento 🙂 🙂 🙂
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Ah ma se io avessi la spada che fa wwwwangl altro che Wall Street, tutto il mondo avrebbe assai poco da stare allegri però prima di usarla, una bella battuta così si ride anche un po’ 🙂
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Mi hai convinto, se trovo il negozio delle spade ti faccio un fischio. 😉
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Un saluto in versi
Aveste avuto quella nera
leggera ardente pietra
elemento sesto primo della vita
avevate avuto quell’olezzoso bruno
sotteraneo balsamo mosaico
del primo del sesto dell’ottavo
fluido che rende sogni solidi
sangue caldo di servitù meccaniche
e simbiosi di panacea ed origami
avete ancora quel metallo
irascibile vulcanico pesante
non più ultimo ma supremo
nel disfarsi in energia radiosa
tutto questo dalle stelle trapassate
riceveste in dono e cosa in cambio
ora dovreste dare
terre avvelenate acque ormai minestre
di poltiglie scaglie indigeribili
orde di satrapi scaccianti parassiti
desiderio soddisfatto e presto
di redde rationem tramite annientamento
dolore senza antidoto lenimento
allora se è questo poco
ci vuole ad accontentarvi
Tutti sono pronti
ferro alluminio silicio piombo
calcio potassio iodio zolfo
fluoro arsenico ed ogni isotopo
radiattivo o quieto altrimenti diteci
e ditelo anche agli altri ospiti
muti a subire arroganza umana
che cosa davvero voi volete
in cambio di una vita mortale
ma perenne immemorabile
su questo pianeta fragile
non esigete lampade d’un Aladino
pietre filosofali divine cornucopie
acque sante terre promesse varchi
per città celesti li avete profanati
gli astri attraenti dal profondo spazio
con onde lievi ne sono messaggere
ora vi dicono fatevi perdonare
ora lo sapete.
Marco Sclarandis
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Nel mezzo del cammin di questa vita
Mi ritrovai ’sta poesia oscura
Che, letta lì per lì non l’ei capita.
Ma è a non ragionar che è cosa dura
Perché di fatto bastava usar la logica
E rimembrar di chimica il mio serto
Da cui capir che è tavola periodica.
Per cui, or ch’è passato il mio sconcerto
Vorrei esprimere, con grande convinzione
Che non si può di lodi essere parco
Di fronte a questa nuova, geniale creazione
Del colto e funambolico gran Marco.
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