Incredibile, amici. La coraggiosa e gentile iCalamari ha presentato la candidatura di Afterfindus al noto concorso internazionale Liebster Award.
Sulle prime, confesso, avevo pensato di declinare l’invito per via di una mezza parola che avevo in ballo con certi ragazzi di Stoccolma (anche loro organizzano premi), ma dopo minuti e minuti di sofferte e laceranti riflessioni, ho cambiato idea.
E poi il mio ego ha cercato di prendermi a sberle.
E così accetto commosso il riconoscimento, e ne faccio mio il 50% delle regole:
1) Ringraziare chi ti ha nominato. O leggiadra iCalamari, possa la mia riconoscenza fluire come un torrente di miele pregiato tra le valli incantate delle tue pagine rigogliose, per tutti i secoli che il fluire del tempo ha in serbo su per la sua canna.
2) Rispondere alle 11 domande poste da iCalamari. Ma certamente, cheri, le trovi più sotto.
3) Elencare 11 cose che parlano di me.
Mmm. Direi uno zaino, una chitarra, un’astronave, un MacBook, una pizza (tirata), uno stupa, una scatola di pennarelli, un certo ombrello (di cui un giorno racconterò la storia), un cubetto di bachelite, un sincrotrone a sei assi, una cesta di luppolo.
Le ulteriori tre regole, invece, devo purtroppo lasciarle da parte:
4) Coinvolgere in tutto questo altri 11 blogger con meno di 200 followers.
5) Porre agli 11 malcapitati ulteriori 11 domande di mia intima concezione.
6) Informare i nominati della nomination.
C’è qualcosa nel mio acido desossiribonucleico che si ribella agli eventi virali (sarà un antibiotico). Per quanto se ne dica, Sant’Antonio non faceva cose di questo genere. E poi non aveva un blog.
E in ogni caso questo impallinamento con il numero 11 mi sconcerta un po’, ha qualcosa di satanico.
Però la sfida di iCalamari mi ha divertito. Chi ne ha voglia, può provare a rispondere alle undici (naturalmente) domande che trovate più sotto.
Un sentito ringraziamento all’amico Johnnie (Walker) per l’ispirazione.
LE MIE RISPOSTE ALLE 11 DOMANDE DI ICALAMARI
1. Chi sei?
Un grumo di atomi sommariamente organizzati che scavano nel ghiaccio, disseppelliscono reperti, si arrovellano sull’ovvio, ma soprattutto incontrano nel cyberspazio un mucchio di personaggi interessanti.
2. Dove vai?
Giro intorno al Sole a una velocità approssimativa di 108.000 chilometri l’ora. Ma me ne accorgo appena.
3. Chi ha creato l’Universo?
Un genio del marketing.
4. Chi ha creato quello che ha creato l’Universo?
Un assolo di Eric Clapton, o un quark punkkabestia (ho dei dubbi).
5. Hai un’automobile?
Urca. Ci vivo dentro. È più realistico dire che è lei che ha me.
Comunque, è a metano.
6. Hai una bicicletta?
L’avevo. Ora ce l’ha uno che mi ha fatto il monodito quando l’ho sorpreso a rubarmela.
7. Mia zia ha 91 anni. Hai anche tu una zia di 91 anni?
No, i 91 anni ce li ho io.
8. Non importa, non ricordo più cosa volevo domandarti. Risposta libera.
Meno male. Avrei dovuto darti quel tipo di risposta che poi uno lo guardano strano quando gira per strada, gli amici lo abbandonano, i cani ringhiano, il latte caglia e diventa yogurt al pecorino.
Risponderò quindi liberamente con la più classica delle risposte: “42”.
E spero tu colga la citazione. 😉
9. Quanto conta per te avere uno o più follower?
Tra uno e più, preferisco averne di più.
Anche perché quell’uno potrei essere sempre io, quando sono fuori di me.
10. Perché hai aperto un blog?
Per prendere nota, per tenere presente, per dar fiato alle trombe, per darmi torto, per mantenermi vivo (F. Guccini), per capire come si fa, e soprattutto per scambiare perle di saggezza con personaggi scoppiettanti che hanno qualcosa da dire.
11. Perché hai risposto a queste domande (ma sei matto?)
Sono matto, è abbastanza chiaro.
Ma soprattutto, non so resistere a un invito gentile.
LE MIE 11 DOMANDE PER I PASSANTI AVVENTUROSI
1. Descrivi il tuo primo pomeriggio da astronauta (senza usare la parola “spazio”).
2. Quanto pesa l’oggetto più strano che possiedi?
3. Se avessi il potere assoluto per 24 ore, cosa faresti per l’umanità?
4. Hai mai intrattenuto convegni amorosi (sarò stilnovista?) con qualcuno che non hai avuto il coraggio di presentare agli amici?
5. Firmeresti una petizione per bandire da tutti i mezzi di comunicazione ogni forma di calcio, per sei anni?
6. Dove hai fatto la figura più barbina della tua esistenza?
7. Se ti offrissero cinquantamila euro l’anno per ospitare sul tuo blog pubblicità di prodotti o associazioni che aborrisci (che so, gli amici di Priebke, la Lega AntiGay, l’ultimo modello di mina antiuomo, o di benna tritascoiattoli), accetteresti?
8. Quanto ti stupisce la recente scoperta che la più famosa agenzia di spionaggio del mondo passasse il suo tempo a spiare la gente?
9. Ti rendi conto che il riscaldamento globale non è un’occasione per passare più tempo in spiaggia? E quindi?
10. Ritieni realistica una qualsivoglia forma di qualunquismo etico?
(In alternativa a questa domanda: quale formaggio trovi più succulento?)
12. Pagheresti un abbonamento di € 1.00 all’anno per poterti abbeverare alla fonte di Afterfindus? Occhio a come rispondi: appena raggiungerò un milione di followers, potrei chiedertelo davvero.
Si attendono volontari…
Questo commento vale 10,00 (dieci,00) euro.Pagabili a vista al portatore.
Marco Sclarandis
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Ti ringrazio. Mi ricorderò di tanto slancio.
Tieni comunque conto che il portatore è miope… 😉
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Sono ancora molto turbata dalle parole: “fluire come un torrente di miele pregiato tra le valli incantate delle tue pagine rigogliose, per tutti i secoli che il fluire del tempo ha in serbo su per la sua canna”, il resto lo leggerò con calma 😀
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Mi sembrava il minimo. Anzi, a rileggerlo adesso, probabilmente avrei sostituito alla canna qualcosa di più aulico. Tieni conto comunque che il termine è rigorosamente preso a prestito da Pascal, non da Bob Marley. Anzi, devo ricordarmi di restituirglielo.
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Un sentito ringraziamento a icalamari, che ci ha battuti tutti, sul filo di lana. Noi però avevamo introdotto il dossier presso il comitato del Nobel che, come tutti sanno, é di una lentezza pazzesca.
Sommo niarb, il solo che ci delizia con merletti di parole lavorate a punto croce, da abili e maliziose mani che pizzicano le 47 corde dell’arpa eolica che lui si ostina a chiamare tastiera.
Mai riconoscimento fù più meritato.
Lunga vita e scarpe comode al Mozart del blog.
Amen
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Viman, di questo passo mi toccherà ammettere pubblicamente che ti passo uno stipendio per elogiarmi!
O peggio, mi toccherà passarti effettivamente uno stipendio. 😉
Grazie, namasté.
(Gesù, l’arpa eolica!)
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Sì, però in Svizzera.
Niente é più romantico del sorgere del sole su un conto svizzero.
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Non sputerei nemmeno sul tramonto su un portafoglio titoli alle Cayman…
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